Quando il personale della Croce Rossa lavora in zone di conflitto, i loro riconoscibili emblemi rosso su bianco segnalano che né loro né coloro che stanno aiutando devono essere presi di mira.
Ora, poiché la guerra e gli attacchi si spostano sempre più nel cyberspazio, l’organizzazione vuole creare un emblema digitale che possa avvisare i potenziali aggressori di essere entrati nei sistemi informatici della Croce Rossa o delle strutture mediche.

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha invitato i paesi a sostenere l’idea, sostenendo che un simile emblema digitale contribuirebbe a proteggere le infrastrutture umanitarie da attacchi errati.
“Man mano che le società si digitalizzano, le operazioni informatiche stanno diventando una realtà nei conflitti armati”, ha affermato in una nota il direttore generale del CICR, Robert Mardini.

“L’emblema digitale è un passo concreto per proteggere le infrastrutture mediche essenziali e il CICR nel mondo digitale”.
Per oltre 150 anni, gli emblemi distintivi dell’organizzazione (la croce rossa e la mezzaluna rossa e, più di recente, il cristallo rosso) hanno trasmesso in tempo di conflitto che le persone, le strutture e gli oggetti da essi contrassegnati sono protetti dal diritto internazionale e che attaccarli costituisce un crimine di guerra.